Perché dal 2020 la capacità di supportare l'espansione a livello internazionale sarà cruciale per i responsabili HR delle aziende più ambiziose
A livello globale, le prospettive per il commercio internazionale nel 2020 sono tutt'altro che rosee. Nell'ottobre 2019 l'Organizzazione mondiale del commercio ha tagliato dal 3% al 2,7% le previsioni di crescita dei volumi commerciali per l'anno prossimo.
Ma persino queste previsioni negative presuppongono un "ritorno a rapporti commerciali più normali", ha affermato l'OMC. Secondo la stessa OMC, le crescenti tensioni nel mercato internazionale, soprattutto fra Stati Uniti e Cina, non solo hanno ridotto i volumi commerciali, ma hanno anche aumentato l'incertezza, impedendo alle aziende di effettuare investimenti che avrebbero contribuito a mantenere vivo il mercato.
Tuttavia, queste stime negative presentano notevoli variazioni a livello regionale. Stando ai dati dell'OMC, le importazioni verso i paesi sviluppati aumenteranno solo dell'1,2%, ma nei paesi in via di sviluppo questa percentuale sale al 4,3%. In Asia si prevede che aumenteranno del 3,9%, mentre nell'America centrale e meridionale saliranno del 4,5%.
Inoltre, numerosi fattori promettono di contrastare gli effetti negativi delle tensioni commerciali. Innanzitutto, le aziende cercheranno di diversificare le proprie supply chain, perché i percorsi tradizionali sono influenzati dalle politiche commerciali internazionali, e questo potrebbe dare vita a nuove opportunità in mercati ancora inesplorati. Al tempo stesso, misure economiche come la riduzione dei tassi di interesse negli Stati Uniti potrebbero ridare slancio al business nonostante le pressioni politiche sul commercio.
In pratica, i percorsi commerciali e le supply chain tradizionali potrebbero risentire delle interferenze della Brexit e delle tensioni sommerse fra Stati Uniti e Cina, ma i mutevoli confini del commercio globale creeranno nuove opportunità e sfide.
Espansione globale
Probabilmente, queste dinamiche spingeranno le aziende più ambiziose a guardare oltre i mercati prioritari tradizionali per inseguire la crescita.
Da un recente sondaggio fra 9.000 aziende condotto dalla banca globale HSBC è emerso che quasi la metà ha prospettive di crescita ottimistiche rispetto a un anno fa. Dallo studio si evince inoltre che le aziende operanti nell'ambito del commercio internazionale sono quelle più fiduciose.
Secondo HSBC, la giustificazione più ricorrente di questo ottimismo è legata all'apertura di nuovi mercati. Non si tratta solo di una reazione agli espedienti a breve termine: già dal 2010, le classifiche EIU dei panorami economici registrano una graduale semplificazione delle transazioni in tutto il mondo, soprattutto nelle economie in transizione come Russia, Ungheria e Polonia.
Insieme, questi fattori suggeriscono una nuova ondata di espansione internazionale a partire dal 2020, perché le aziende sono in cerca di nuove opportunità di crescita. Questo implica a sua volta che i responsabili HR dovranno affrontare la sfida dell'espansione di una forza lavoro internazionale.
Sfide dell'HR
Anche le società maggiormente orientate alla tecnologia e altamente automatizzate sono, alla base, una comunità di persone. Cogliere le opportunità globali significa espandere questa comunità nonostante le distanze geografiche, culturali e linguistiche, tra più giurisdizioni caratterizzate da procedure e leggi sul lavoro diverse, con il rischio di aumentare la complessità organizzativa.
Sarà compito dei responsabili HR vincere queste sfide per consentire alle aziende internazionali di attirare e fidelizzare i migliori talenti, contenere i costi dell'organico e mantenere procedure HR coerenti ed efficaci, in un'organizzazione geograficamente diversificata.
In un nuovissimo studio di EIU, sponsorizzato da ADP, vengono esaminate le sfide HR dell'espansione internazionale e le misure adottate, per superarle, dalle aziende che sono riuscite a crescere con successo.
Basandosi su un sondaggio fra oltre 1.000 responsabili HR nell'ambito di aziende in espansione su scala globale, lo studio identifica l'assunzione del personale a livello internazionale, il rispetto delle normative fra giurisdizioni diverse e la comprensione delle differenze culturali, fra le principali sfide HR dell'espansione internazionale, rivelando che queste problematiche hanno determinato un aumento dell'organico HR e dei costi di gestione.
Lo studio spiega inoltre come gestiscono le procedure HR ed erogano i propri servizi le aziende che sono riuscite a espandersi più efficacemente. Per i responsabili HR delle aziende che vedono questo sconvolgimento dell'economia globale come un'opportunità per evolversi, questa analisi può rivelarsi utile per vincere la sfida.