Essere lavoratore e genitore in italia: Il 40% lamenta difficolta’ di carriera

23 gennaio, 2024

Da uno studio ADP Research Institute su lavoratori con figli in Italia:

  • Il 50% si aspetta un aumento in busta paga nel prossimo anno
  • Solo il 12% starebbe pensando di passare a un part time (il 17% tra chi ha figli da 1 a 5 anni)
  • Il 43% vorrebbe più sostegno psicologico all’interno dell’azienda
  • Nei prossimi 5 anni, il 21% dei genitori lavoratori spera nella piena flessibilità, mentre il 19% non disdegnerebbe la settimana lavorativa di 4 giorni.

Se poco tempo fa gli argomenti più discussi nel mondo del lavoro erano flessibilità e work-life balance, sembra che oggi il dibattito si stia sempre più spostando sui problemi di denatalità e sostegno alla famiglia. Infatti, con le famiglie che fanno sempre meno figli, e dunque il rischio concreto di una società e di un mercato del lavoro non più sostenibili nel prossimo futuro, è tempo di mettere in atto iniziative private e pubbliche in grado di sostenere adeguatamente i genitori lavoratori all’interno delle organizzazioni.

Le aziende sono chiamate a farsi carico delle proprie responsabilità, creando ambienti di lavoro virtuosi, mentre le istituzioni si stanno già muovendo in questa direzione, cercando di mettere in atto misure a sostegno soprattutto delle madri lavoratrici.

Ma come si sentono oggi i genitori lavoratori nel proprio posto di lavoro?

Attraverso People at Work 2023: A Global Workforce View”, l’annuale survey redatta dall’ADP Research Institute, è stato possibile tracciare una panoramica di quale sia il sentiment odierno tra i lavoratori con figli in Italia. ADP è una multinazionale americana leader nell’human capital management e presente in Italia tramite ADP Italia. L’indagine si è svolta su circa 33.000 lavoratori in 17 paesi, di cui circa 2.000 in Italia e di questi circa 1.000 genitori.

Innanzitutto, è da sottolineare come il 40% dei genitori lamenti un mancato avanzamento di carriera, percentuale che scende al 30% tra i non genitori.

Tra le cause di insoddisfazione, il 43% lamenta di non avere avuto nessuno aumento in busta paga a fronte del maggiore carico di lavoro, percentuale che sale al 51% per chi ha figli da 5 a 10 anni.

” È normale che in una società moderna il mondo del lavoro si debba integrare in modo virtuoso con l’ambito privato e famigliare. Le aziende sono ormai chiamate a svolgere un ruolo attivo nel comprendere e soddisfare le esigenze dei propri dipendenti. In questo contesto, i programmi di sostegno per i dipendenti con figli rappresentano una priorità a cui dedicare appositi strumenti di aiuto sia economici sia psicologici, e un supporto concreto ad esempio con asili aziendali, voucher babysitter o una flessibilità oraria e di spazi ancora maggiore, che punti soprattutto al raggiungimento degli obiettivi”, precisa Marcela Uribe, General Manager ADP South Europe.

Il 50% dei genitori lavoratori si aspetta un aumento in busta paga nel prossimo anno (il 55% dei non genitori), anche perché una percentuale del 29% ha dichiarato di lavorare in straordinario non retribuito almeno 6-10 ore a settimana (solo il 27% dei non genitori). La speranza, in mancanza di un aumento fisso, è quella di avere almeno un premio una tantum per ammortizzare l’inflazione (40%), di ottenere dei buoni spesa/voucher (43%) mentre il 34% spera in un bonus. Solo il 12% starebbe pensando di passare a un part time (il 17% tra chi ha figli da 1 a 5 anni).

Alla domanda “quale ritieni sia per te la cosa più importante nel lavoro?”, il 55% ha risposto il salario (52% dei non genitori), mentre il 44% considera fondamentale la sicurezza e la stabilità (contro una media italiana del 38% e il 32% dei non genitori). Il 32% dei genitori lavoratori ammette di non sentirsi sicuro e stabile nella propria azienda. Inoltre, il 45% si sente sottopagato, ma è un dato in linea con la media italiana.

Il 43% vorrebbe più sostegno psicologico all’interno dell’azienda: il 17% si sente giornalmente stressato, e il 60% dice che questo stress pesa molto sul lavoro.

Per quanto riguarda invece la flessibilità: Il 14% attualmente gode di completa flessibilità, il 31% divide tempo in ufficio con tempo a casa ma ancora un 52% lavora solo da ufficio; eppure, per il 38% lo smartworking ha semplificato il lavoro e la gestione famigliare. Nei prossimi 5 anni il 21% dei genitori lavoratori spera nella piena flessibilità, mentre il 19% non disdegnerebbe la settimana lavorativa di 4 giorni.

***

Informazioni sul report

People at Work 2023: A Global Workforce View esplora gli atteggiamenti dei dipendenti nei confronti del mondo del lavoro attuale e ciò che si aspettano e sperano dal posto di lavoro del futuro.

ADP Research Institute® ha intervistato 32,612 lavoratori in 17 Paesi nel mondo tra il 28 ottobre il 18 novembre 2022, comprese 8,613 persone che lavorano esclusivamente nella gig economy. Ciò ha incluso:

  • 7,721 in Asia Pacifico (Australia, Cina, India e Singapore)
  • 15,290 in Europa (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito)
  • 5,751 in America Latina (Argentina, Brasile e Cile)
  • 3,850 in Nord America (USA e Canada).

All'interno del campione di lavoratori sono stati identificati i gig worker e i lavoratori tradizionali. I gig worker sono stati identificati come coloro che lavorano su base occasionale, temporanea o stagionale, oppure come freelance, lavoratori indipendenti, consulenti, gig worker o che utilizzano una piattaforma online per trovare lavoro. I dipendenti tradizionali sono stati identificati come coloro che non lavorano nella gig economy e hanno invece una posizione permanente a tempo pieno o parziale.

Il sondaggio è stato condotto online nella lingua locale. I risultati complessivi sono stati ponderati per rappresentare la dimensione della popolazione attiva per ciascun paese. Le ponderazioni si basano sui dati sulla forza lavoro della Banca Mondiale[1], che sono derivati utilizzando i dati del database ILOSTAT, il database statistico centrale dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), a partire dall'8 febbraio 2022.

ADP (NASDAQ-ADP)

Progettare modi migliori per lavorare con strumenti e soluzioni all'avanguardia, servizi premium ed esperienze uniche che consentano alle persone di raggiungere il loro pieno potenziale. HR, Talent, Payroll e Compliance basati sui dati e progettati per le persone. 

Scopri di più it-ADP.com

ADP, il logo ADP e Always Designing for People sono marchi registrati di ADP, Inc. negli Stati Uniti e in altri paesi. Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei rispettivi proprietari. Copyright © 2024 ADP, Inc. Tutti i diritti riservati.

ADP in Italia

ADP, leader riconosciuto a livello mondiale in ambito HCM, in Italia si propone quale partner di aziende di ogni settore e dimensione, con un’offerta completa di Servizi di HR Outsourcing e Soluzioni per l’Amministrazione del Personale e gestione dei processi di Organizzazione e Sviluppo.

Le Business Unit dedicate garantiscono la massima attenzione a ogni cliente, basandosi su eccellenti professionalità e consolidata esperienza. Il forte orientamento all’innovazione rende ADP il partner ideale delle aziende che vogliono concentrarsi sul loro Core Business delegando in sicurezza la gestione dei loro dipendenti. Più di 1.100 clienti si avvalgono delle soluzioni offerte da ADP che è presente a Milano, Torino, Roma e conta su un team di 700 dipendenti.

Per maggiori informazioni visita www.it-adp.com

Ufficio Stampa

Sec Newgate

Francesca Brambilla – francesca.brambilla@secnewgate.it – 3386272146

Michele Bon – michele.bon@secnewgate.it - 3386933868

Federico Alessandro Padovani

Senior Field Marketing Manager

federico-alessandro.padovani@adp.com Tel: 348 6134125

[1] Source: The World Bank, Labor force, total, World Development Indicators database, February 8 2022